In Italia, secondo un'indagine fatta tra il 1989 e il 1996, coordinata dall'Apat e dall'Istituto superiore di sanità e realizzata con gli assessorati alla sanità e con quelle che oggi sono le Agenzie per la protezione dell'ambiente regionali e provinciali, il valore della concentrazione media è 70 Bq/metro cubo. La situazione varia da una Regione all'altra:
È importante comunque ricordare che ci sono molte variazioni anche all'interno delle Regioni e all'interno di singoli Comuni. Il radon si può trovare anche nell'acqua potabile. La concentrazione è molto variabile sia dal punto di vista spaziale che temporale e, anche se in maniera molto minore rispetto alla sua presenza in atmosfera, può comunque rappresentare una fonte di esposizione dello stomaco a radiazioni ionizzanti, oltre a veicolare il gas all'interno degli edifici.
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